Lo sgabello: dalla corti del Medioevo agli open space del terzo millennio

Lo sgabello ha origini antiche e può essere considerato l’ennesimo vanto del made in Italy. E’ difatti la Toscana del Quattrocento a dare i natali al versatile complemento d’arredo, dapprima come galante puntello atto a impreziosire gli ambienti aristocratici e successivamente riprodotto in contesti meno altolocati, quale comodo supporto per le attività artigiane e casalinghe.

mida bonaldo

A distanza di oltre sei secoli lo sgabello riscopre oggi una centralità inedita nel design domestico. Un ritorno in auge conseguente alla strutturazione di un indoor più fluido, ove si registra la commistione di più ambienti, che fa da inevitabile contraltare al letterale crollo delle pareti. L’open space, ormai pienamente mutuato dalle ampie zone living tanto in voga oltre Atlantico, si concilia alla perfezione con la dinamicità di un oggetto snello e versatile quale è lo sgabello. Una seduta leggera e cool che ripropone l’atmosfera conviviale da pub, sposandosi alla perfezione con elementi di confine più sfumati come possono essere le varie isole, penisole o anche un semplice muretto divisore. Una soluzione d’arredo vivace e caratterizzante da armonizzare, come di consueto, nel peculiare contesto abitativo onde evitare riprovevoli distonie di fondo.

klejn

Le dimensioni ottimali

In tale ottica le dimensioni giocano un ruolo cruciale. Analizzata l’idonea configurazione all’interno dello spazio complessivo si potrà poi pensare ad amalgamare al meglio la triade stile, materiale e colore così da approntare un ensemble che sia al contempo brioso ed elegante. Tralasciando gli sgabelli bassi, che hanno funzione prettamente decorativa, passiamo ora in rassegna le misure standard per poter godere di un’efficiente e comoda seduta. Va da sé che le dimensioni dello sgabello debbano essere necessariamente correlate al complemento d’arredo a cui faccia da contrappunto, sia esso un tavolo, una scrivania o anche solo una scarna mensola che funga da punto d’appoggio.

kartell

Per ciò che concerne la profondità è opportuno che lo sgabello disti dai 25cm ai 30cm rispetto al piano di lavoro. Range analogo può essere preso in considerazione per quel che riguarda la distanza in verticale tra seduta e piano del tavolo, così da lasciare sufficiente agio e libertà alle gambe. In merito alla larghezza bisogna calcolare uno spazio compreso tra i 50 cm e i 75 cm per ogni postazione, a cui aggiungere una quindicina di centimetri in modo da rendere agevole l’accesso e consentire una congrua mobilità delle braccia. Infine l’elemento più ostico, ossia l’altezza. Trattasi di una componente inevitabilmente correlata al soggetto che fruirà della seduta e al complemento d’arredo con cui si andrà a interfacciare. In linea di massima si può oscillare da un minimo di 50 cm a un massimo di 80 cm circa. Volendo fare un esempio pratico, solitamente gli sgabelli da cucina hanno un’altezza compresa tra i 60cm e i 65cm, ideale per non creare sproporzioni e garantire il giusto comfort. Considerazioni che vengono by passate qualora si optasse per modelli modulabili che consentono di regolare manualmente l’altezza preferita. Oggigiorno la quasi totalità delle soluzioni proposte dai grandi brand non difetta in ergonomia e stabilità, fermo restando una maggiore predisposizione alla saldezza dei modelli con quattro gambe.

digione

Gli sgabelli con altezza regolabile ben si addicono alle aree della casa destinate allo studio o al lavoro, in modo da prevenire fastidiosi problemi posturali. I modelli fissi viceversa prevalgono nelle aree conviviali, in cucina o nella zona living. Breve menzione meritano infine il poggiapiedi e i braccioli; fattori di comodità da tenere sempre in considerazione.

 

Stile, materiali e colori: le imperdibili suggestioni di FeelDesign

Dopo aver esaminato l’aspetto logistico, passiamo ora a una breve rassegna delle variegate opzioni stilistiche che lo sgabello consente. La regola aurea è sempre la medesima: mantenere un fil rouge nell’arredamento complessivo di una determinata stanza, scegliendo materiali e colori in grado di armonizzarsi nella visione d’insieme. Se state cercando una soluzione in grado di porre la giusta enfasi in una cucina dal mood country o dallo stile shabby chic sicuramente lo sgabello alto in legno, come il Pedrali Brera 382, saprà suscitare il tanto agognato ‘effetto wow’. Uno stile ancor più marcatamente rustico si presta a soluzioni fantasiose ed eccentriche come il corpo dello sgabello in pallet o la seduta in paglia di Vienna. Se invece siete alla ricerca di una soluzione luminosa e d’impatto per esaltare un ambiente dallo stile industriale, il metallo rosa garantisce un abbinamento cromatico sublime; la collezione Cosmopolitan di Connubia coniuga un prezzo abbordabile con l’opportunità di allestire comunque un progetto d’autore. Il nero, corredato da una soffice seduta in velluto, è invece da sempre sinonimo di lusso ed eleganza e il Bonaldo Mida Mida Too è un bijou incastonabile alla perfezione in qualsiasi open space.

cosmopolitan 2

L’ambiente living moderno si offre a una molteplicità di combinazioni, dominate comunque dalla presenza ineludibile dell’acciaio, da abbinare a seconda dei gusti e delle esigenze alla plastica, al legno o alla pelle. A tal proposito nel catalogo FeelDesign troverete i vari modelli degli sgabelli Series by Fritz Hansen. Gli amanti del vintage non potranno non farsi stregare dal rivestimento soft touch del modello Digione SG185 prodotto da Target Point. Coloro che invece cercano un look istrionico e grintoso al contempo possono affidarsi alla serietà di una base in nero opaco stemperata da una seduta in pelle dal richiamo giovane e selvaggio. Chi volesse ricreare un’atmosfera da lounge bar può spaziare tra le intriganti soluzioni offerte da Infiniti.

ghost

E poi ci sono i Jolly, ossia quelle soluzioni suggestive e affascinanti capaci di risaltare con gusto in ogni ambiente: Charles Ghost di Kartell, griffato da Philippe Stark, in policarbonato trasparente è l’asso nella manica di ogni interior designer. Se siete alla ricerca di un tocco di eccentricità è proprio Kartell il brand che ha in catalogo guizzi artistici che di certo non passeranno inosservati. Perché non è bello ciò che è bello: è sga-bello ciò che piace.